Bonus pavimenti interni ed esterni: guida a tutte le detrazioni in base al tipo di pavimentazione

Casa singola o appartamento? Ambiente interno o esterno? Ecco la guida definitiva per accedere al bonus pavimenti in base al tipo di lavoro da eseguire.
La ristrutturazione di casa o degli spazi esterni di un’abitazione passa spesso anche dal rifacimento della pavimentazione, intervento complesso e, talvolta, anche oneroso, che spesso può scoraggiare, se non fosse per alcune agevolazioni che corrono in nostro soccorso. Scopriamo allora cos’è questo bonus pavimenti di cui si parla così tanto.
Non sempre è corretto parlare di Bonus Pavimenti, ma la messa in posa o la sostituzione di una pavimentazione già esistente possono rientrare, in alcuni casi, nei bonus pavimenti casa esistenti e di cui abbiamo già parlato in diversi articoli del nostro blog.

bonus pavimenti

Il rifacimento del pavimento gode di detrazioni fiscali?

Non si può rispondere a questa domanda in valore assoluto, pertanto: dipende.
Prima di tutto bisogna considerare una serie di fattori e valutare diverse variabili per definire il tipo di intervento che bisogna eseguire. Vediamo le diverse possibilità.

Bonus pavimenti per l’interno: differenze tra casa privata e condominio

Qualora si dovesse ristrutturare il pavimento interno di un condominio, la riparazione sarebbe sempre detraibile.
Questo vale anche se i materiali con cui viene realizzata la nuova pavimentazione sono totalmente diversi da quelli vecchi già esistenti, l’importante è che la posizione originaria del pavimento sia sempre quella.
Nella detrazione rientrano le spese di fornitura, posa in opera, rimozione del vecchio pavimento ed, eventualmente, il ripristino del massetto.
Lo stesso discorso vale anche per le scale, ingressi e corridoi, che per i condomini sono sempre compresi nelle spese.

Se, invece di un condominio, si tratta di una casa privata, allora la semplice sostituzione non darà diritto al bonus pavimenti.
Si può comunque beneficiare della detrazione se l’intervento rientra in un discorso di ristrutturazione più ampio o, meglio ancora, di riqualificazione energetica: in questo caso, infatti, anche il pavimento viene incluso nel bonus 50%.

Anche la scelta dei materiali per la nuova pavimentazione può essere determinante per l’ottenimento del bonus pavimenti. Il parquet in legno o laminato, ad esempio, essendo materiali coibentati naturalmente, sono quindi preferibili.

La pavimentazione del giardino rientra nel bonus pavimenti?

La distinzione tra condomini e case private vale anche per i giardini.
Se si tratta di spazi comuni del cortile di un condominio, la spesa della ristrutturazione viene inclusa solo se il pavimento viene rimpiazzato con uno nuovo, con le stesse dimensioni e lo stesso materiale del precedente.

Se il pavimento esterno riguarda unità abitative singole, si può accedere al bonus pavimenti solo se prima dell’intervento non era presente alcuna pavimentazione. Seguendo questa logica, sarebbero detraibili anche i prati sintetici o pavimentazioni in gomma, a patto che prima il giardino ne fosse completamente sprovvisto.

Se si sta realizzando una sostituzione della pavimentazione, invece, bisogna necessariamente modificare il materiale e la superficie, per poter ottenere il bonus pavimenti.
Si può godere di un incentivo fiscale anche per la ristrutturazione del bordo della piscina di casa, passando però dal terreno alla pavimentazione.
Ovviamente, non avendo un elenco dettagliato fornito dall’Agenzia delle Entrate, conviene prima consultare un tecnico, spiegando le necessità e il tipo di lavoro da effettuare.

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