Facciate in pietra naturale: come sceglierle e proteggerle nel tempo.

La pietra, considerata da sempre un materiale tradizionale e “vecchia scuola” è, al giorno d’oggi, anche testimonianza di innovazione ed evoluzione, capace di rispondere alle più disparate esigenze attraverso lastre e piastrelle di diverse dimensioni. Scopriamo insieme come scegliere il materiale giusto per le facciate in pietra naturale, come si installano e come si effettua la loro manutenzione per averle sempre belle e splendenti.

rivestimenti in pietra naturale.

Gli incentivi fiscali

Attualmente in vigore hanno permesso a molti di rinnovare la facciata della propria abitazione, attraverso il cosiddetto Bonus Facciate, che consente di cambiare l’aspetto estetico della propria facciata, insieme con altre detrazioni e benefici presenti, ovvero il SuperBonus e l’Ecobonus.

Scegliere il giusto rivestimento per la propria facciata non è un aspetto da considerare solo in termini estetici, ma richiede un’attenta analisi volta a valutare una serie di fattori, primo tra tutti il materiale da utilizzare.

Ormai il mercato offre molteplici soluzioni, per tutti i gusti, per tutte le tasche e per tutte le necessità specifiche: dalle finitura tradizionali come intonaco e pittura, alla pietra naturale, sempre in voga, fino ai più recenti come il grès, il legno e il metallo.

Le facciate in pietra naturale, tra le possibili opzioni a disposizione, sono una scelta che non passa mai di moda, sempre apprezzata dal punto di vista architettonico, sia per gli ambienti interni che per gli esterni, per la sua capacità di donare eleganza e originalità al posto in cui viene inserita.

Un rivestimento per facciate in pietra naturale, infatti, non rappresenta solo un elemento unico, originale e irripetibile, né si tratta solo di storia e tradizione nell’estetica e nell’arredamento, ma grazie alle innovative tecnologie che il mercato di oggi ci offre, è considerato anche un ottimo materiale per chi ama uno stile moderno e contemporaneo, complici le nuove forme irregolari o le lunghe lastre che si possono ottenere con finitura a spacco e con lavorazioni superficiali particolari.

Così come tutti gli altri materiali destinati al medesimo impiego, anche i rivestimenti per facciate in pietra naturale devono rispettare alcune condizioni specifiche. In particolare, la pietra deve resistere agli sbalzi di temperatura, sia quelli dovuti alla stagionalità (estate/inverno) sia quelli quotidiani tra giorno e notte.

In passato le facciate in pietra naturale:

Erano meno popolari di quelle realizzate con intonaco o pittura, ma non certo per un problema estetico o funzionale. Semplicemente, la posa in opera rappresentava un ostacolo per le tempistiche lunghe, i costi e le difficoltà nella realizzazione.

L’evoluzione della lavorazione dei materiali e dei costi ha permesso alla pietra di posizionarsi tra i materiali di uso più frequente, al pari degli altri, sicuramente meno validi in termini di prestazioni e qualità.

Facciate in pietra naturale: come vengono fissate

Le facciate in pietra naturale vengono fissate al supporto con una colla o mediante fissaggi meccanici (perni metallici, grappe, ecc…) che vengono impiegati nelle pareti o facciate ventilate e possono essere a vista o a scomparsa. Negli altri casi, invece, si utilizzano collanti molto potenti, capaci di resistere a tutti i tipi di applicazione e a qualsiasi condizione climatica.

La peculiarità della pietra è che riesce a conservare la sua bellezza nel tempo e nonostante tutto. I rivestimenti delle facciate in pietra naturale non hanno bisogno, infatti, di nessun tipo di trattamento idrorepellente o altro.

Facciate in pietra naturale: come pulire la superficie annerita

Per quanto resistente e longeva possa essere, anche la pietra naturale, alle volte, vacilla un po’, e necessita di un aiutino per tornare a splendere come quando era nuova.
Parliamo, in questi casi, di interventi volti a eliminare le conseguenze dello smog, delle piogge acide e di muffe, batteri e graffi vari.

Cosa fare in situazioni del genere? Continua a leggere per scoprire i consigli giusti.

La facciata annerita dipende dai depositi, organici e non, che creano una sottile patina scura sulla superficie più esterna del materiale. Si verificano soprattutto in situazioni di forte umidità, nelle zone meno esposte alla luce solare o dove è presente un’abbondante quantità di smog e inquinamento. L’annerimento può presentarsi in diverse forme ed essere di vari tipi. In particolare:

Annerimento dovuto a depositi atmosferici

Lo smog e l’inquinamento sono molto presenti nelle zone urbane ad alta densità. Queste sottilissime particelle vengono trasportate dall’acqua e si vanno a depositare nei pori della pietra. Quando l’acqua evapora le particelle restano sulla superficie e, accumulandosi, danno vita a questa patina scura.

Annerimento causato dai microorganismi

In molti casi sono i licheni, le muffe e le alghe tra gli organismi responsabili dell’annerimento e sono presenti, come nel primo esempio, principalmente nelle zone più umide. Trasportati dall’acqua, questi piccolissimi elementi si annidano nelle porosità del materiale e, grazie all’ambiente umido riescono a proliferare e crescere incontrollati. In questo caso possono annerire la superficie o renderla di un tipico colore grigiastro o verde.

Annerimento da “crostenere”

Questa tipologia di annerimento è tipica delle facciate in pietra degli edifici storici. Le cosiddette croste nere dipendono dal degrado del materiale che è esposto all’inquinamento ma, altresì, protetto dal dilavamento dell’acqua piovana.

Le facciate in pietra che si presentano annerite devono essere prima di tutto pulite e santificate a dovere per poter recuperare il suo aspetto originale. Dopodiché si dovrà procedere con un intervento di protezione per far sì che lo stato attuale possa mantenersi più a lungo possibile.

Facciate in pietra naturale: come ripristinarle dal problema dei graffiti?

I graffiti e i murales sono realizzati con coloranti spray, prodotti che al loro interno contengono propellente, leganti organici e coloranti.
Per fare un graffito si spruzza la vernice direttamente sulla superficie e il prodotto, proprio come nel caso di muffe e smog, attecchisce sfruttando la porosità del materiale in questione, creando una patina, un film organico, che si lega alla facciata.

Per eliminare il graffito e recuperare lo stato originale della pietra bisogna utilizzare un apposito prodotto sverniciante, per poi passare un altro prodotto che funga da protezione futura.

Abbiamo visto quanto le facciate in pietra naturale siano al giorno d’oggi una validissima scelta, tra tutti i materiali disponibili, in termini di resistenza, estetica, funzionalità e, ormai, anche prezzo.

Prima di scegliere la tipologia più adeguata, però, dovrai prestare la giusta attenzione alle reali necessità della tua facciata, alle condizioni iniziali e al tipo di manutenzione da eseguire in zone particolarmente esposte allo smog o all’umidità. Speriamo che i nostri consigli possano esserti utili nella scelta del giusto materiale per le tue belle facciate in pietra.

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