Come viene estratta la Pietra Taurina?
Pavimenti, rivestimenti, fontane. La pietra risponde a qualsiasi esigenza e si adatta con eleganza a qualsiasi tipo di stile e arredamento. Ma come viene estratta la Pietra Taurina? Quali sono le sue caratteristiche? Scoprilo leggendo questo articolo.
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Pietra Taurina: la composizione
La Pietra Taurina è una roccia di origine calcarea, che fa parte del gruppo delle calcareniti. È una pietra omogenea costituita prevalentemente da carbonato di calcio sotto forma di agglomerati calcarei con frammenti di fossili e di cemento calcitico.
Nella sua composizione troviamo anche, seppur in quantità ridotte, granuli di quarzo, di feldspati, di fosfati e minerali di origine argillosa che, a seconda delle percentuali presenti, determinano la variazione della tonalità del colore, della consistenza, della porosità e di altre caratteristiche della roccia.
Come e dove si estrae la Pietra Taurina?
Il processo di estrazione della Pietra Taurina consiste, proprio come avveniva in passato per i materiali di origine calcarea, nell’eliminazione preventiva di tutta la vegetazione, gli arbusti e il terreno superficiale dall’area adibita all’estrazione.
Come viene scelta l’area da cui estrarre la pietra? Molto semplice, si fanno dei tentativi o ci si basa sulle esperienze passate, in modo da non commettere errori e non essere costretti ad effettuare troppe prove prima di trovare il posto giusto.
In passato il terreno rimosso veniva venduto ai proprietari che possedevano terreni poveri, costituiti da estese zone di roccia superficiale; il processo consisteva nell’eliminazione dello strato più esterno della roccia, che non poteva essere utilizzato.
Fino a metà del XX secolo l’estrazione veniva effettuata completamente a mano.
Con il semplice aiuto di qualche attrezzo rudimentale; per rendere più semplice ed efficace il lavoro di estrazione si faceva leva sui diversi strati di roccia, assecondando la naturale sedimentazione del materiale.
Dopodiché si stendeva una corda per segnare il solco, il quale era solitamente profondo circa 30 centimetri, da segnare con uno strumento in ferro chiamato zocco. Poi si segnavano delle incisioni sul blocco, all’altezza desiderata e si staccava l’intero blocco inserendo dei cunei di pietra nella roccia o utilizzando un palo di ferro come leva.
Oggi, naturalmente, le modalità di estrazione della Pietra Taurina sono cambiate e gli addetti ai lavori possono beneficiare dell’ausilio della tecnologia e delle macchine.
In particolare, dopo aver preparato un piano di scavo ben livellato e omogeneo si procede con la prima incisione, solitamente a una profondità di circa 50 centimetri.
Dopo aver concluso questo procedimento si taglia la pietra orizzontalmente, sempre seguendo la naturale stratificazione della roccia calcarea, e per farlo si utilizza la cosiddetta macchina scalzatrice, capace di tagliare la pietra senza dover ricorrere a mezzi di fortuna come i cunei o il palo di ferro.
Ecco, in breve, come viene estratta la Pietra Taurina. Ora i blocchi sono pronti per essere trasportati e lavorati per dar vita a piastrelle indistruttibili, bellissimi rivestimenti, fontane in pietra da esterno e altri complementi d’arredo che renderanno uniche, originali ed eleganti le case di chi si affiderà a questo fantastico materiale.
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La Pietra Taurina
Via S. M. Goretti 32
73056 Taurisano Lecce
P. Iva Cod. Fisc. 04044130757
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